Fidarsi della parola di Gesù
Il vangelo di questa domenica racconta l’episodio della pesca miracolosa e la chiamata di Simon Pietro (Lc 5,1-11). “In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti” (vv 1-2). L’immagine di Gesù e l’affollamento intorno Lui fa intuire come il suo annuncio fosse capace di parlare al cuore dell’uomo e suscitare il desiderio di ascoltarlo. Lo sguardo di Gesù però non è solo per la folla ma sa vedere ciò che lo circonda: le barche ormeggiate e i pescatori al lavoro e li coinvolge. “Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca” (v 3). Gesù con delicatezza avanza una richiesta che viene esaudita e da quella sorta di cattedra, segno di autorità, continua ad insegnare. “Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca. Simone rispose: Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti” (vv 4-5). Gesù si rivolge a Simone con un comando impensabile e singolare, non professionale e assurdo dal momento che la pesca è notturna. Simone risponde con un appellativo “maestro” che individua Gesù come guida autorevole e gli fa presente la loro deludente, stremante e infruttuosa esperienza notturna. Cosa chiede Gesù: una follia? Andare in mare a pescare di giorno, in una condizione non favorevole alla pesca, dopo una notte di pesca fallita e fatica buttata? Simone si trova a dover scegliere, a dover prendere una decisione: ascoltare sé stesso e le sue competenze o fidarsi della parola del maestro. E si fida: “sulla tua parola getterò le reti”. Quanto è importante anche per noi fidarci della parola del Signore! “Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte due le barche fino a farle quasi affondare” (vv 6-7). La fiducia nella parola di Gesù ottiene un risultato sorprendente al punto che occorre farsi aiutare da altri tanto sovrabbondante è il dono ricevuto. Questo episodio evangelico è metafora di quello che la Chiesa e personalmente ogni cristiano sono chiamati a fare: fidarsi della parola di Dio più che delle proprie scelte, iniziative e competenze per un dono divino pieno e abbondante. “Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore. Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone” (vv 8-10a). Pietro vede nella pesca miracolosa la manifestazione della potenza misteriosa del Signore e della sua parola e prende coscienza del suo essere indegno di stare davanti a Lui. Riconoscendosi peccatore percepisce tutta la distanza che c’è tra questa sua condizione e la grandezza e grazia del Signore che gli si fa vicino. “Gesù disse a Simone: Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini” (v 10b). L’essere peccatore di Simone non fa indietreggiare Gesù che sa vedere oltre il peccato, sa vedere che cosa possiamo diventare se ci fidiamo di Lui. Infatti lo rassicura “non temere” e guardando non al passato ma al suo futuro “d’ora in poi” gli affida una missione nuova quella di essere “pescatore di uomini”. Un pescatore non più per la morte come avviene nella pesca dei pesci ma un pescatore che pesca uomini e donne dalle acque del male per portarli alla Vita. “E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono” (v 11). Simon Pietro e i suoi compagni, pescati da Gesù, fanno una scelta precisa che è quella del porsi alla sua sequela divenendo suoi discepoli. Inizia così un cammino e un legame con Gesù che coinvolge tutta la loro vita e come Gesù sanno andare incontro ai fratelli fino al dono totale di sé. Così avvenga per noi!