Gesù è asceso al cielo ma è sempre con noi
Celebriamo oggi la solennità dell’Ascensione del Signore, evento narrato dal brano degli Atti degli Apostoli proposto ogni anno come prima lettura (1,1-11): Gesù dice agli apostoli: “riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra. Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi” (vv 8-9). Missione degli apostoli e Ascensione di Gesù sono i due temi che ritroviamo anche nel testo evangelico odierno (Mc 16,15-20). “In quel tempo [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato” (vv 15-16). Gesù affida agli apostoli una missione universale: annunciare il Vangelo a tutti e in ogni luogo. Non si tratta di insegnare una dottrina o dare semplicemente delle notizie ma di annunciare un evento decisivo e fondamentale per l’uomo e la sua salvezza. E diventa determinante credere e ricevere il battesimo per essere salvi mentre il non credere conduce alla propria condanna. Il Signore ci lascia liberi di scegliere! Egli con la sua morte e risurrezione ci ha già salvato ma sta a noi accogliere o meno il dono della salvezza. Ed è proprio qui nell’avere o non avere fede, nel credere o non credere che l’uomo gioca tutto sé stesso. Il credere in Gesù trova poi diverse manifestazioni: “Questi sono i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno” (vv 17-18). Questo elenco di segni può stupirci e magari possiamo pensare che non sia per noi. Invece sono per i “credenti” in Gesù e possiamo riconoscerli anche nella nostra vita quando nel Suo nome rifiutiamo la tentazione del peccato allontanando così il demonio; quando parliamo le lingue nuove come quelle dell’amore, del perdono, della bontà… E i “serpenti”, le difficoltà, le sfide, i problemi di ogni giorno da affrontare possiamo prenderli in mano con il coraggio di chi sa di essere sostenuto dal Signore. E Lui non ci lascerà soli ma ci aiuterà a rialzarci, a superare quell’egoismo, invidia, rancore… che spesso avvelenano la nostra vita e tante relazioni. E poi l’attenzione ai malati donando loro sostegno, amore e servizio che guariscono e consolano nella prova e nella sofferenza. “Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio” (v 19). Il titolo di “Signore Gesù” indica la divinità e l’umanità di Gesù: “Signore” fa riferimento al Risorto e “Gesù” rimanda all’uomo di Nazaret. Il cielo, poi, non è da intendersi come ciò che sta sopra di noi ma come l’abitare in Dio per cui essere elevato al cielo significa fare ritorno a Dio ed essere in Dio. Gesù ha superato lo spazio e il tempo e vive in Dio e con Dio. E siede alla destra del Padre per la relazione privilegiata tra i due e per la dignità e la gloria che sono dovute al Figlio che è Dio. Dal momento che Gesù è alla destra di Dio è anche Colui che intercede per noi e presenta al Padre le nostre preghiere e suppliche. Presentiamo a Gesù quanto abbiamo nel cuore, rivolgiamogli con fiducia le nostre richieste sapendo di avere un grande avvocato presso il Padre e che Egli farà tutto per il nostro maggior bene. “Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano” (v 20). Obbedienti al mandato di Gesù i discepoli si impegnano nell’annuncio del Vangelo e c’è una “sinergia” tra il Signore e i discepoli, e si attesta che i segni sono una conferma della Parola annunciata. E questo accade anche oggi nella Chiesa; è Gesù che opera in essa e attraverso di essa nonostante la sua povertà e fragilità. Gesù è sì asceso al cielo ma è sempre con noi nella Chiesa, nella sua Parola annunciata e testimoniata.