Come nella sinagoga di Nàzaret
oggi la Parola si compie
La terza Domenica del Tempo Ordinario da alcuni anni è la Domenica della Parola di Dio. La prima lettura tratta dal libro di Neemia (8,2-4a.5-6.8-10) e l’odierno Vangelo di Luca (1,1-4; 4,14-21) ci presentano una Liturgia della Parola. Il testo evangelico è suddiviso in due parti: il prologo (1,1-4) e l’episodio della sinagoga di Nàzaret (4,14-21). Nella prima parte l’evangelista intende offrire a Teòfilo e in lui a tutti, in particolare ai cristiani, un racconto fondato su indagini precise e informazioni sicure in modo che la fede sia basata solidamente sulla rivelazione autentica di Dio. La seconda parte invece inizia annotando il ritorno di Gesù in Galilea con la potenza dello Spirito Santo, il diffondersi della sua fama in quella regione e il suo insegnamento nelle sinagoghe. “Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui” (vv 16-20). Gesù è tornato nel luogo dove ha vissuto con la sua famiglia, è stato educato e formato, è cresciuto e ha lavorato fino a diventare adulto. Ed entra nella sinagoga, come “il suo solito, di sabato” (v 16). È una celebrazione della liturgia della Parola che vede Gesù in un’azione abituale, in un giorno preciso e lo coinvolge come lettore e maestro che spiega la Parola proclamata. Il passo del profeta Isaia parla della consacrazione del Messia che porta con sé grandi cambiamenti per chi si trova in condizioni di povertà, prigionia, cecità e schiavitù. Inoltre dichiara che è inaugurato l’anno di grazia del Signore, un anno giubilare. Un anno di Dio a favore dell’uomo in cui i debiti sono condonati, le proprietà restituite e chi è diventato schiavo torna libero. Gesù si ferma qui, non prosegue la lettura del testo profetico con le parole riferite alla vendetta di Dio. Con Gesù non c’è più spazio per la vendetta! Certo questa scelta inaspettata crea disorientamento nell’assemblea che desidera una rivalsa sui propri nemici e suscita una grande attenzione sul commento che Gesù sta per proporre tanto che gli occhi di tutti sono puntati su di Lui. E qui impariamo anche noi a puntare gli occhi su Gesù attenti a quanto Egli vorrà rivelarci per la nostra vita. Gesù li sorprende con una dichiarazione: “Allora cominciò a dire loro: Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato” (v 21). Gesù si identifica con il Messia annunciato dal profeta Isaia, con le parole che Lui stesso ha letto. La Parola annunciata è diventata una persona concreta, ben visibile e presente nella storia. È Lui che porterà a compimento le promesse di Dio, Lui è l’inviato di Dio venuto a liberarci dalle nostre povertà, dalla prigionia del peccato, dalla nostra cecità interiore e dall’oppressione del male che ci rende schiavi. E inaugura un anno di grazia definitivo: nella sua morte e risurrezione perdona i peccati e riconcilia con Dio per una vita nuova. E se questo si è compiuto storicamente in quell’oggi c’è un “oggi” anche per noi. Il tempo della salvezza per noi è “oggi” in Gesù presente e operante in mezzo a noi con la sua Parola e la sua Persona. La Parola che oggi è proclamata ci pone nella stessa situazione dei presenti nella sinagoga. Ascoltiamo e accogliamo con fede la Parola del Signore perché guidi le nostre scelte e la nostra vita e ci renda testimoni di carità e di speranza in questo nostro mondo. Siamo nell’anno giubilare, “anno di grazia del Signore”. Lasciamoci illuminare dalla Parola di Dio per una vera conversione e il Signore riverserà su di noi la sua infinita misericordia e il suo immenso amore.