La Parola di Dio si fa carne in Gesù Cristo
Nella seconda domenica dopo Natale la liturgia ci presenta il Prologo del Vangelo di Giovanni (1,1-18). “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini: la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (vv 1-5). Già da questi primi versetti possiamo cogliere gli aspetti più profondi del mistero di Gesù, il “Logos”, il Verbo, la Parola di Dio, presente insieme al Padre da sempre, da prima del tempo, creatore con il Padre e Dio stesso. Nel Logos è la vita e la vita è luce che splende per tutta l’umanità, luce che si scontra vittoriosa con le tenebre, chiaro riferimento a Gesù che morto e risorto sconfigge il peccato e la morte. “Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce” (vv 6-8). Dal mondo divino di Gesù si passa con la figura di Giovanni Battista al mondo storico e umano. Il precursore che compie la sua missione profetica è il primo testimone di Gesù, modello universale di testimonianza per molti ancora oggi, ed è il tramite per suscitare la fede di tutti in Gesù. “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati” (vv 9-13). Ecco un altro tratto di Dio che si manifesta agli uomini mediante l’incarnazione del Verbo, luce autentica che illumina ogni uomo, venuto tra la sua gente, non riconosciuto, rifiutato da alcuni e accolto da altri. Ecco il paradosso del rifiuto e dell’accoglienza di Gesù, il paradosso di non credere o credere in Lui. E in questa scelta compiuta dal popolo d’Israele in quel tempo ma emblematica per tutta l’umanità sta anche la nostra scelta personale. Noi da che parte ci mettiamo? E la decisione di credere in Gesù è accompagnata dal dono della figliolanza divina. Siamo figli nel Figlio di Dio. Per quanto ci sforziamo non saremo mai sufficientemente consapevoli della portata di questo immenso dono che ci dà una dignità straordinaria e incomparabile: essere figli di Dio tanto amati dal Padre da donare il suo unico Figlio per la nostra salvezza. E si diventa figli non per i propri meriti o per appartenenza sociale ma solo per grazia di Dio e per fede. “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità” (v 14). Grande mistero d’amore: Dio ha voluto essere così vicino a noi e stare con noi al punto di entrare nella storia, nel mondo diventando in Cristo Gesù uno di noi, fragile e mortale, in tutto come noi tranne il peccato. Gli apostoli e anche noi oggi con loro possiamo “contemplare” Gesù, rivelazione piena e definitiva dell’amore fedele e misericordioso di Dio. “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo” (vv 16-17). Da Gesù, fonte inesauribile di doni, abbiamo ricevuto l’inarrestabile dono della salvezza dal peccato che segna le nostre giornate e che supera la Legge mosaica. “Dio, nessuno l’ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” (v 18). All’uomo non è dato di vedere Dio ma mediante Gesù può conoscerlo. Allora puntiamo su Gesù, su ciò che ha detto e fatto. Potremo conoscere Dio e sperimentare il suo amore inimmaginabile di Padre, Figlio e Spirito Santo che ci salva e ci rende partecipi della sua stessa vita divina.